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Superare il rifiuto del biberon

federica tilgher • Feb 17, 2020

Cominciamo con una premessa: sebbene sia comprovata una maggiore frammentazione del sonno per i bambini allattati al seno, è vero anche che smettere di allattare non necessariamente elimina i risvegli notturni del bambino.

Questa è una specificazione doverosa – vista l’importanza dell’allattamento - che faccio sempre quando una mamma arriva a me disperata e pronta a smettere di allattare pur di dormire. La mia risposta in questo caso è: smetti di allattare soltanto se sei sicura che sia quello che vuoi, a prescindere dal sonno. Il rischio, altrimenti, è trovarsi con un bambino che ha ancora un sonno problematico e, in più, il senso di colpa per aver smesso di allattare.

Detto questo, i motivi per ridurre o eliminare le poppate al seno possono essere tanti: rientro al lavoro, indicazioni mediche o semplicemente una mamma stanca che non ne ha più voglia. Si tratta di una scelta personale e insindacabile in cui non dovrebbe entrare nessuno.

A me capita di trattare l’argomento con le mamme che hanno già deciso di voler smettere di allattare e, in questo caso, la transizione diventa parte del percorso che facciamo insieme per migliorare il sonno.

In questo frangente, spesso emerge la difficoltà di accettare il biberon.

Immagino abbiate già provato diversi tipi di tettarella, incluse quelle in caucciù (da preferire al silicone per morbidezza) o con una forma molto simile al capezzolo. Probabilmente avrete anche già testato diversi tipi di latte.

Ecco quindi altri suggerimenti per il passaggio al latte artificiale, raccolti nel corso della mia esperienza e grazie alle care colleghe IBCLC con cui lavoro quotidianamente (in particolare, grazie Lyndsey Hookway!). Scegliete quello che pensate possa fare al caso vostro!

Per prima cosa, se il vostro piccolo ha ancora poche settimane, cominciate da subito a proporgli il biberon con il vostro latte espresso almeno una volta al giorno, anche se l'allattamento al seno sta andando a gonfie vele. Lo so che alcune consulenti dell’allattamento possono mettervi in guardia perché l’abitudine al biberon potrebbe rendere pigro il vostro piccolo. Ma un biberon al giorno non ha alcuna conseguenza sulla suzione e aiuta a creare familiarità con questo oggetto sin da subito, per arrivare preparati a quando si presenta la necessità .

Se state affrontando il delicato passaggio da latte materno a latte artificiale, la prima volta che proponente il biberon, ovviamente iniziate con il latte materno!

Mettetevi a petto nudo, posizionando il piccolo nella stessa posizione dell’allattamento. Con la sua guancia sul seno. Eventualmente, potete anche alternare biberon e seno per rendere la cosa più rassicurante possibile.

Scaldate la tettarella e testate diverse temperature di latte. Ogni bambino ha le sue preferenze.

Proponete il biberon appena si sveglia e non quando è stanco.

Guardatelo negli occhi, parlategli, cantate: replicate la connessione emotiva dell’allattamento.

Oppure l’esatto contrario: provate a dare il biberon camminando in giro per casa in modo tale da distrarlo.

In caso di rifiuto drammatico, chiedete al papà o a un’altra persona di dare il biberon al bambino. Quando lo avrà accettato per qualche giorno, potete provarci voi, questa volta, magari inizialmente indossando una maglietta con un profumo diverso dal vostro.

Qualche giorno prima di cominciare a provare, e in generale per tutto il periodo di adattamento, non tenete il biberon chiuso in un armadietto ma lasciatelo in giro per casa in modo tale che il bambino lo abbia spesso sotto gli occhi. Anche se non vi sembra possibile, persino i più piccoli hanno la capacità di osservare e memorizzare gli oggetti. Vogliamo che il biberon faccia parte della sua quotidianità.

Se il bambino ha già un’età per cui si muove per casa, mettete il biberon all’altezza del suo sguardo. Lasciate che lo prenda in mano, che all’inizio ci giochi e basta. Dopo qualche giorno potrebbe metterselo in bocca da solo. Lo stesso vale anche per il ciuccio, se state cercando di incoraggiarne l’uso.

Provate ogni tanto a far assaggiare il latte artificiale con il cucchiaio, da solo oppure inizialmente unito ad altri alimenti. Per esempio, per i bambini in età da svezzamento, iniziate aggiungendo un cucchiaino di latte a una banana schiacciata. Poi piano piano fate crescere la proporzione a favore del latte. Fino a quando non sarete passati a latte, con un pochino di banana e infine latte da solo.

Provate a fargli assaggiare un po’ di latte sul vostro dito. Inserite il dito nella bocca del piccolo per farlo ciucciare e poi provate a passare al biberon.

Per i bambini più grandi di 1 anno, dopo mesi passati al seno accettare un surrogato come il biberon può essere molto difficile. Più semplice, a questo punto, passare a qualcosa di completamente diverso: ben venga la tazza con beccuccio, una cannuccia o direttamente il bicchiere.

In tutti i casi, non perdete mai la speranza. Quello di essere restii e guardinghi è un meraviglioso meccanismo evolutivo di protezione. Lo sapete che ci possono volere anche 26 esposizioni a nuovi cibi e nuove abitudini, prima che il bambino accetti una novità?

Parola d'ordine: insistere!

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